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Arriva una nuova variante Omicron, Ba.2.75: è cinque volte più veloce e supera i vaccini

Infettivologia Redazione DottNet | 05/07/2022 16:00

Avrà un effetto minore sugli anticorpi delle persone con una precedente infezione prodotta da BA.1. Bassetti: va tenuta d'occhio

Spunta una nuova sottovariante del Covid, arriva dall'India ed è stata battezzata come Omicron Ba.2.75.  E, soprattutto, corre veloce: circa 5 volte di più rispetto all'ultima variante in circolazione,  È quanto emerge dalle ultime ricerche di epidemiologi e genetisti che seguono l'evoluzione del Sars-Cov-2. Segno che il virus continua a cambiare e, insieme a lui, anche le varianti. Un'evoluzione del coronavirus, questa di Ba.2.75, che  non si dovrebbe sottovalutare, come afferma Matteo Bassetti, direttore del centro di Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova. "Credo valga la pena tenere d'occhio la nuova sotto-variante, in quanto potrebbe essere ancora più contagiosa della Omicron", ha scritto Bassetti sul suo profilo Twitter.

In effetti si tratta di una variante con potenzialità per preoccupare e quindi da monitorare da vicino. Si noti che si parla ancora soltanto di pochissimi casi confermati, al 4 luglio una quarantina, ma, a parte un gruppo più numeroso in India, la distribuzione geografica è già internazionale (con Australia, Canada, Germania, UK e Nuova Zelanda che hanno depositato almeno una sequenza), il che farebbe escludere errori di sequenziamento.

L’analisi della variante in questione è stata fatta nel dettaglio da Tom Peacock, virologo del Department of Infectious Disease all’Imperial College di Londra: BA.2.75 possiede 45 mutazioni in comune con BA.5 e 15 peculiari. Tra queste, 8 mutazioni nella spike (BA.5 ne ha «solo» 3). In particolare, differisce in modo apprezzabile rispetto al «genitore» BA.2 con due mutazioni chiave: G446S e R493Q. G446S, sintetizzano gli scienziati del Laboratorio di Evoluzione Proteine e Virus del Fred Hutch (Usa), è in uno dei più potenti siti di fuga dagli anticorpi indotti dagli attuali vaccini che ancora neutralizzano BA.2.

La previsione per BA.2.75 è quindi ancora una maggior facilità a superare la barriera di anticorpi creata dai vaccini o da una recente infezione da Covid. Tuttavia, G446S avrà un effetto minore sugli anticorpi delle persone con una precedente infezione prodotta da BA.1. Pertanto, il vantaggio antigenico di BA.2.75 rispetto a BA.2 sarà più pronunciato nelle persone che non hanno avuto esposizione a BA.1. La capacità del SARS-CoV-2 di «beffare» gli anticorpi dei vaccini sta aumentando, anche perché la distanza delle varianti che si sono susseguite nel tempo dall’originario virus Wuhan (su cui sono stati progettati i vaccini in uso) è abissale, i ceppi sono molto diversi tra loro anche all’interno di Omicron, Ciò comporta una maggior difficoltà nel frenare i contagi, che significa maggior trasmissibilità del virus e più persone che si riammalano. Resta solida, invece, la protezione che ancora offrono i vaccini nei confronti della malattia severa da Covid.   Va detto che finora la capacità infettiva di SARS-CoV-2 è sempre aumentata (facendone uno dei virus più contagiosi mai apparsi sul pianeta) e potrebbe farlo anche con la variante BA.2.75 che ha 8 mutazioni sulla spike, ma è comunque una variabile difficile da misurare sperimentalmente e può essere stimata solo una volta che ci siano dati epidemiologici sufficienti per vedere come si trasmette nella popolazione umana.

Nulla è dato sapere, invece, sulla maggiore o minore letalità, che si misura solo sul campo, negli ospedali. Finora, però, il virus non è andato nella direzione di aumentare il suo impatto patogeno e si pensa possa essere così anche questa volta.

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Tuttavia secondo il virologo Giovanni Maga, direttore del Cnr di Pavia occorre mettere un freno all'ipotesi di un'estensione illimitata della velocità di contagio attribuita alle varianti Covid che si stanno susseguendo. "Credo che ci sia un limite a questo - sottolinea Maga a Repubblica -. Già l'attuale, la BA.5 è efficiente, e lo vediamo dall'elevato numero di infezioni che provoca. Non so, però,  quanto possano aumentare la capacità di contagio. E non ritengo che sia un processo in grado di ripetersi all'infinito".  "Semmai ci saranno varianti in grado di soppiantare l'attuale BA.5, cosa non facile, la tendenza sarà una aumentata capacità di contagiare, ma non oltre certi limiti, perchè questa proteina più di tanto non può sopportare. Non è facile pensare a una variante che sia dieci volte più contagiosa di BA.5. Quando all'ultima isolata, la  BA2.75, sembra che abbia una maggiore capacità di evadere la risposta degli anticorpi. Però è presto per trarre conclusioni".

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